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Reference | 393 |
Place | Ziano |
Price | Trattative riservate |
Typology | Castello |
Square M. | 700 |
Land | -- |
Garage | 5 |
Car | 10 |
Description | Castello del XI secolo, costituito da una parte ristrutturata di circa 700 mq., e da due edifici al rustico di circa 750 mq., il tutto circondato da 19.500 mq. di terreno, in posizione strategica e dominante in Val Tidone. La sua collocazione permetteva, di assolvere le funzioni di caposaldo strategico contro le numerose incursioni dei Pavesi. L'origine del castello, probabilmente è da collocare in epoca anteriore al Mille, in quanto in un documento del 1027, inerente la scomparsa chiesa di Santa Mustiola, si afferma che questa sorgeva nei pressi del fortilizio. Nel XIII secolo apparteneva a Federico II di Svevia e nel XIV ai Leccacorvi. Dal testo dello studioso Andrea Corna, il quale esamina il Registro del Comune di Piacenza, emerge, nel 1199, l'impegno di Seminò per aggiungere, in accordo con Piacenza, un dongione al castello. Nel 1249, il maniero era in possesso di Federico II di Svevia, che ne fece luogo di prigionia di diversi dignitari ecclesiastici ed ambasciatori pontifici in viaggio verso il Concilio di Lione. Nel 1347 il fortilizio ed il feudo di Seminò appartenevano ai Leccacorvi, il cui capostipite venne ricordato per essersi distinto nella battaglia di Mortasa, al fianco di Carlo Magno: a loro Semino' rimase fino al 1597, anno in cui la famiglia si estinse con la morte del marchese Lodovico. Originariamente si accedeva all'interno tramite il ponte levatoio, di cui resta traccia sulla muratura, oggi sostituito da una scalinata in laterizio. Attualmente, il castello ha una forma particolare, dovuta ai due corpi di fabbrica paralleli, e una scalinata in laterizio che ha sostituito il ponte levatoio originario. Il primo corpo, verso il cortile, ospita il portico al piano terreno e una loggia al piano superiore, entrambi a sette fornici; il secondo appare molto meno profondo. Il Castello, è ideale come residenza privata, è indipendente, ma non isolato e domina il paese di Seminò. |
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